Associazione Confraternita Madonna del Carmine

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Le poesie di Carmine Marozzo (2)


Solo con la solitudine

Solo, solo,
guardo il mio dolce colle,
solo odo il canto degli uccelli,
sento in questa mia solitudine
rinascere una vita nuova,
come sbocciano le candide viole
al nascere del mattutino sole.
Poi mi accosto un pò indietro,
sento il frastuono della città
e ritorno alla quotidiana realtà.


Donna Fuggitiva

Bella,
sogno che incanta e tormenta,
chimera che attira e sgomenta
ti vedo lontana
fuggire nel vento
un vento leggero, contento
d’arruffarti i capelli.

Ascolta,
c’è un singhiozzo nell’aria,
tu non l’ascolti,
fuggi, fuggi e sorridi
mentre per me
resta solo il pianto.


Se gli occhi potessero parlare

Guardami e taci,
parole nuove dicono
gli occhi nostri,
parole,
che il mondo non ode
che il vento non rapirà,
perché son nostre soltanto.
Guardami e taci,
t’ascolto,
un tuo sguardo
è più di una parola,
è più di un t’amo,
è come una raffica di vento
che mi sfiora accarezzando
dolcemente il mio viso.


Primavera

È autunno, cadono le foglie
e come per magia si allontana il verde,
e con il verde il cuore mio si allontana da te.
Inverno, pioggia e freddo,
tutto intorno è triste,
triste è l’animo mio senza di te.
Ecco la primavera,
è la vita che ricomincia,
tutto parla d’amore, lo dice il fiore
che ha strappato l’azzurro al cielo e la porpora al sole.
Lo dice il cespo di viole
e dai primi tepori i mandorli in fiore,
lo dice la brezza gentile
che muove ogni ramo fiorito
la lieve carezza sul viso,
e il cuore si disacerba d’ogni dolore,
si sente più beato
e dal suo bacio il mondo è innamorato.
Dopo il freddo, il tuo tepore
é  carezza pien d’amore,
il tuo bacio, il tuo sorriso
ci richiama il paradiso.
Primavera, che fragranza
sei per noi fata speranza.


I  Nostri Primi Venticinque Anni (GIUGNO  2003)

Dolce amore mio,
sembra l’altro ieri che ci sussurravamo
piccole frasi d’amore,
e invece sono passati venticinque lunghi anni,
e malgrado tutti i nostri acciacchi,
i nostri difetti, ci vogliamo bene.
Avevamo due marmocchi, e oggi abbiamo due uomini,
frutto della nostra vita coniugale.
Certe volte ti guardo
come se fosse la prima volta,
più ti guardo e più mi sembri bella.
Ti ho risposata di nuovo
perché amo di te:
la pazienza, l’amore che hai per la famiglia,
la forza di guardare avanti,
di tutte le difficoltà che abbiamo
superato della nostra vita,
e tu hai saputo ricucire questa tela
giorno dopo giorno,
e oggi abbiamo una famiglia esemplare.
Mi sono voltato indietro
e ho intravisto in questi venticinque anni
tutto il nostro passato,
perciò, ti dico grazie di tutto, amore mio,
oggi ti amo più di ieri
perché  so quanto amore nutri per me.
Un giorno guardandoci allo specchio
scopriremo di non essere più giovani
ne tu e ne io,
non avremo ne più forza ne freschezza
ma solo un rimpianto,
la nostra perduta giovinezza.
Ti prego, dunque, amore mio
finché  oggi ci sentiamo ancora giovani
cerchiamo insieme i frutti della vita
non importa che si di giorno
di notte o di mattina,
divertiamoci e non pensiamo più al passato,
godiamoci tutte queste primavere
sperando che il Signore ce ne dia tanti,
godiamoci queste meraviglie della natura
il sole che ci riscalda
la rosa, le viole che ci profumano
la nostra vita,
perché  quel giorno odioso
arriverà da solo
quando ci dobbiamo salutare
io e te per sempre.


Donna

Oggi, meno silenziosa
meno paziente forse
ma sempre tanto forte sei.
E ti aggiri nelle mille cose
che vanno dalla preziosa vita
che tu dai con tanto amore
a quello che tu fai.
Oggi più discusso il tuo ruolo,
impegnata diversamente
madre, lavoratrice, amante, moglie.
Qualche volta sconvolta
per disperazione o per follia,
puoi togliere la vita oppure abbandonare.
Ma tu sostanzialmente
sei l’universo intero,
sei campi di grano che germogliano,
sei rivoli d’acqua che dissetano,
sei la gemma di ogni fiore,
sei la viola profumata del mio giardino,
sei il bocciol di rosa che il mattino
come goccia di rugiada di natura cristallina,
pronta a brillare ai primi raggi del sole.
Sei dolcezza, sei amore,
sei tutto questo… Donna!


Pensando a te

Oggi la natura è triste,
non s’odono nemmeno
gli uccelli cinguettare,
non s’odono per le strade
il canto dei bambini
gli affanni degli innamorati
non s’ode niente,
e il mio cuore è triste e solitario
pensando all’amor perduto.


Il tuo amore

Ho già dimenticato
il colore dei tuoi occhi,
sono neri, sono azzurri, no,no, sono verdi,
ah! Ora ricordo,
lo ricordo perché quando guardavo
il mare vedevo i tuoi occhi.
Ma non ricordo nient’altro,
ne il tuo viso, ne la tua voce,
ricordo solo i tuoi baci…
quelli si, non posso dimenticarli,
erano caldi, puri,
nello stesso tempo ricordo i sospiri,
ardenti, come potrei dimenticarli.
E tu cosa ricordi di me?
Ah dimenticavo, forse nulla…
per te certamente non sono più nulla
come una carta scritta
destinata ad essere distrutta,
forse perché qualcun altro
ha preso il mio posto.
Si , il mio non esiste più,
un soffio di vento ha spazzato via tutto,
ogni gioia, ogni felicità, ogni speranza
lasciando dietro di se solo polvere,
polvere e niente più.
Spero solo che al posto di un amaro ricordo
di me non sia rimasto nient’altro
che polvere, polvere che ancora
non ha finito di fermarsi,
ma che continua, in compagnia del vento, la sua corsa sfrenata.
Si fermerà mai questo vento?
No, non credo.
Esso vagherà all’infinito…
Eppure c’è una sola cosa
che potrebbe farlo fermare,
il tuo amore.


Anna

Anna!
Ogni mio pensiero fu soltanto tuo,
mio bene,
mia colpa,
mia ricchezza,
mio dolore,
mia speranza.
La terra nulla possiede che ti somiglia
e se pur l’avesse sarebbe per me indifferente,
non oserei levare lo sguardo
sopra una donna che ti somigliasse,
o che tu non fossi.
Inutile è sognare
poiché tutte le illusioni si disperdono.
Sebbene il destino abbia stabilito per me
un’esistenza così piena di dolore,
se qualcuno potesse amarti
viva e reale come io t’immagino nel pensiero,
la vita per lui
sarebbe felice.
Amare?
E chi dunque?
Questo amore per  te non conta
l’amore che non muore
ci è tolto.


Mariacristina

Trepida il babbo,
soffre la mamma,
e tutto intorno
s’attende con ansia
il tanto doloroso e lieto evento.
C’è nel cielo un sole di primavera,
c’è nell’aria un odor di fiori,
per ore ed ore l’ansia tiene i cuori
poi, d’un tratto è rotta
dal vagito di una bambina,
sei tu Mariacristina.
La dolcezza del tuo bel viso,
quello sguardo lucente
negli occhietti profondi e buoni,
tu, che sei nata
così piccola e fragile,
piccolo petalo di bosco,
dolce fior di pesco,
violetta profumata,
bocciol di rosa di mamma e papà
splendido fiore
che rispecchi la vita.


Il nostro romanzo

Nunzia!
Piccolo fiore dei sogni miei,
difficile sarà dimenticare quella sera,
rammenti?
Non ci conoscevamo nemmeno
e malgrado ciò sentivo d’amarti
come nessun’altra cosa al mondo.
Il nostro romanzo
cominciò quella sera,
tra mille luci variopinte
di quei fulmini seguiti da tuoni
che minacciavano un grosso temporale.
Noi eravamo li in quella stanzetta
fermi ,impauriti,
a guardarci smarriti
alla piccola luce di una candela.
D’un tratto tutto tacque,
la luce artificiale ritornava
a illuminare i nostri volti.
Fuori, attraverso le fessure della finestra,
si vedeva la neve scendere giù
bianca e candida come sei tu
mentre rivestiva il davanzale della finestra
noi riprendemmo il nostro meraviglioso
ballo interrotto.
Ma quando ormai ero sulla soglia di casa
e stavo per andare via
il tuo sguardo fisso ,
i tuoi occhi grandi e dolci,
mi hanno abbagliato come un fulmine
per sognare ancora con te
quella meravigliosa, stupenda e incantevole notte
che sembrava non finisse mai.
Quella  sera che non si può dimenticare
ero certo che ci dovevamo amare.


Il vuoto della vita

Bastava che tu lo volessi
ed io ti avrei preso la luna,
bastava che tu lo volessi
e per te avrei donato la vita.
Bastava un tuo cenno
un tuo sguardo, un tuo sorriso,
e l’amore, il mio amore, un grande amore,
sarebbe nato per te.
Ma tu indifferente mi hai guardato
e beffarda hai riso di me,
ti ho parlato, spiegato, pregato,
e non hai voluto capire.
Ma la vita,
questa vita irrequieta,
nel tormento di questi anni
che felici non sono,
un domani che neanche nel sogno
io riesco a vedere.
Trovare, cercare, volere,
in questo lungo cercare io ho trovato.
Passioni profonde, delusioni immense,
ho amato, ho odiato, ho sperato
e tutto è finito nel nulla, nel vuoto.
È questo vuoto il mio amico,
è questo vuoto che mi riempie la vita.


L’Amore che Fiorisce

La, sulla cima del colle verde
vidi un mandorlo risplendente,
vidi in cielo le rondini garrire
e le viole in terra fiorire.
Orsù, è giunta la primavera
che tutti i cuori non dispera,
tutto l’amore rifiorisce,
anche il tuo amore rinverdisce,
e il mio cuore ne gioisce.


Tutto il mio amore per te

Eri l’acqua fresca
che mi dissetava,
eri l’ossigeno
che m’inebriava,
i tuoi occhi
erano il rifugio
dei miei tristi momenti:
ma…
Se io fossi il vento,
correrei con te
amando tutto quello che ami.
Se io fossi il sole
mi  perderei per te sola,
donandoti la mia luce
per illuminare
i  passi tuoi da ballerina.
Se io fossi il tramonto
prenderei i colori
che mi circondano
per  vestire il tuo
dolce corpo da favola.
Se io fossi quello che tu vuoi
griderei tutto il mio amore per te.